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Ferie finite? Cinque consigli per una ripresa intelligente.

Rientrati dalle ferie più stanchi e stressati di prima? 5 cose da fare per un rientro smart.

Il rientro dalle ferie è un momento che spesso viene vissuto con grande stress. Tornare in ufficio, magari con le mascherine, con la prospettiva di affrontare nuove incombenze e ingombranti impegni arretrati, può generare meccanismi psicologici che tendono a creare ansia e malessere.

Le vacanze sono un’occasione d’oro per ricaricare le energie e ripartire con nuove idee e, perché no, con nuove abitudini più sane.

Le linee guida sono gradualità, pianificazione e buone abitudini.

5 CONSIGLI PER UN RIENTRO SMART

Ecco alcuni consigli per riprendere a lavorare in modo davvero smart.

 1- Extra-day. Prima di rientrare in ufficio prendersi un giorno cuscinetto ossia una giornata utile per disfare i bagagli, rimettere in ordine gran parte delle proprie cose, riordinare i pensieri.

2- Pianificare il primo giorno di lavoro in modalità smart working. Se c’è la possibilità di lavorare da remoto, il primo giorno di lavoro può essere più proficuo e sicuramente meno ansiogeno. Pianificare già da ora il giorno di ritorno come giorno di smartworking è la soluzione giusta per conciliare le esigenze familiari, come riordinare la casa e sistemare le valigie, e i primi impegni lavorativi, come smaltire le email arretrate, senza le interruzioni e l’atmosfera frenetica dell’ufficio.

3 – Mantenere la modalità “out of office” anche il primo giorno. Questo trucco serve a ridurre l’aspettativa di una risposta immediata e a gestire con più calma le email arretrate e altre attività. Sono proprio i messaggi non letti a generare ansia in chi rientra: ma ci sono molti sistemi di gestione delle mail che permettono di non ritrovarsi con una montagna di posta da smaltire.

4 – Fissare un innovation meeting con tutto il team è il suggerimento di Maria Vittoria Mazzarini, consulente di Methodos. «L’ansia da rientro diminuisce se si sa già che ci sarà un appuntamento dedicato non tanto a stabilire impegni o compiti, quanto a sfruttare la mente ancora libera e riposata per innovare processi, task o modalità di lavoro. È il momento giusto per proporre nuovi progetti e introdurre nuove tecnologie per facilitare la condivisione».

5 – Mantenere in autunno le buone abitudini delle vacanze. In vacanza molti di noi cominciano a fare yoga, praticano sport, fanno una passeggiata mattutina. Perché non continuare anche a casa? Anche con meno tempo libero è possibile crearsi uno spazio di benessere.

Le vacanze servono anche per ricordarci che la vita può essere meno stressante e che questa non dovrebbe essere intesa solo come una serie di momenti stressanti. Per ottenere questo risultato dobbiamo imparare a intendere la vacanza come un periodo in cui si sta bene, ma non in un senso banale, ossia non solo come distacco dalla realtà, cui prima o poi bisogna ritornare: è importante utilizzarle per allenare la nostra capacità di star bene con noi stessi, con gli altri, con i nostri impegni, riuscire a dare il giusto spazio alle nostre passioni e interessi.

Un concetto che deve essere trasportato nella vita di ogni giorno: dobbiamo imparare a chiederci: “Come posso dare qualità alla mia quotidianità – nei limiti del lavoro, degli orari, degli impegni – per permettermi di vivere bene e di dare un significato alla mia vita?”

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